17 Film girati a Treviso: da “Gli uomini non guardano il cielo” a “Finchè c’è Prosecco c’è speranza”

Oltre venti i film girati nel Trevigiano. Da “Signore e Signori” a “finchè c’è prosecco c’è speranza”.
Da sempre la città ha grande fascino. Sarà per i suggestivi scorci nascosti tra le vie cittadine o la presenza di fiumi e colline nelle vicinanze, sta di fatto che il turismo sta prendendo d’assalto la città bagnata dal fiume Sile. Ma anche il mondo del cinema non si è di fatto sfuggire questo gioiellino Veneto e in più occasioni ha portato del grande e piccolo schermo il capoluogo della Marca gioiosa et amorosa
Ecco le piccole con scene girate interamente o in parte a Treviso e nella sua provincia

GLI UOMINI NON GUARDANO IL CIELO (1952) Film sulla storia di Papa Pio X.
Nel 1914, il Pontefice Pio X, profondamente addolorato e preoccupato al pensiero dell’immane tragedia che minaccia l’umanità, fa ogni sforzo per impedire lo scoppio della prima guerra mondiale. Mentre s’accinge a ricevere l’ambasciatore d’Austria, in previsione dell’importante colloquio, il Papa si raccoglie in preghiera. Suo nipote, giovane sacerdote, cerca di confortarlo e gli ricorda le varie tappe di un’esistenza, sulla quale il Signore ha così palesemente fatto scendere le sue benedizioni. Ricorda la borsa di studio ottenuta per gli studi al Seminario, l’amore per i fanciulli e per i poveri, dimostrato come parroco, la sua generosa carità nella missione pastorale a Mantova, i successi apostolici di Venezia.
Il sacerdote rievoca il Conclave, col memorabile episodio del veto dell’Imperatore d’Austria, dal Sacro Collegio fieramente respinto: e le successive votazioni, che, malgrado le ferventi suppliche del designato, portano alla elezione del Cardinale Sarto. Tutto il Pontificato di Pio X s’è uniformato alla divisa: “Instaurare omnia in Christo”: nel decisivo colloquio, il messo dell’Imperial Regio Governo vedrà ergersi luminosa innanzi a sé la figura dell’assertore della pace e della collaborazione fraterna. Quindi il Pontefice s’avvia a celebrare la Santa Messa: per l’ultima volta, giacché insieme alla Vittima eucaristica, egli consuma il proprio sacrificio.

IL DISCO VOLANTE, (1964)
film con Alberto Sordi, Tinto Brass, Silvana Mangano, Monica Vitti altra celebre commedia girata dal regista Tinto Bras uscita nel grande schermo il medesimo anno è con protagonista la coppia cinematografica Alberto Sordi e Monica Vitti. Girata tra la città di Asolo e dintorni, la storia parla di un disco volante planato su un paesino e di un brigadiere dei Carabinieri intento a trovare il fatidico marziano. Tra situazioni inverosimili nel corso delle indagini e gag durante la raccolta delle testimonianze, il brigadiere si convince che in realtà tutti i testimoni non sono che dei visionari.

SPORCA GUERRA (1964)
Girato a Castelfranco Veneto con la regia di Dino Tavella con la collaborazione di Luciano Gasper
Dalla Croazia, nel 1943, solo quattro alpini di una compagnia decimata dagli scontri con i partigiani slavi riescono a ripiegare in Italia. Uno dei quattro, Paolo, ferito ad una gamba, viene, insieme ai compagni, ospitato dal dottor Marini che per salvargli la vita, gli deve amputare l’arto. Il giovane, amareggiato per la mutilazione a causa della quale vede interrotta la sua carriera di calciatore, sfoga il proprio odio arruolandosi tra le brigate nere, alla guida delle quali compie diverse azioni malvagie catturando persino il suo benefattore, sua sorella Anna ed i tre ex commilitoni. Uno di questi, Dante, riuscito a sfuggire alla cattura, si trova in seguito faccia a faccia con Paolo che è determinato a ucciderlo. Questi, rimasto senza munizioni, durante la lotta con Mario cade in un pantano e muore trafiggendosi con il suo stesso pugnale.

SIGNORE E SIGNORI (1965)
Palma d’Oro Cannes nel ’66, “Signore e Signori” è considerata la commedia di costume più sferzante di Germi.
I protagonisti sono una compagnia di commercianti e professionisti della medio-alta borghesia che, dietro un’impeccabile facciata di perbenismo, nascondono una fitta trama sottintesa di tradimenti reciproci.
Bigotti, ipocriti, maliziosi, tutti conoscono tutti e ciascuno è a conoscenza dei segreti dell’altro e li usa per trarne vantaggio.
Classica commedia all’italiana, resa ancor più succosa perché trasuda provincia e provincialismo.
Mette in piazza la vita di provincia “affezionata” al pettegolezzo, all’apparenza borghese ed alla celebrazione della “Sacra famiglia”.
Bello scoprire come fosse Treviso negli anni ’60 e riconoscerne Piazza dei Signori, Calmaggiore, Borgo Cavour, la Stazione Ferroviaria…
E’ il primo ciak nella città di Treviso, la celebre commedia girata nel lontano 1965, signore e signori per la regia di Pietro Germi con un cast d’eccezione a partire da Virna Lisi, Gastone Moschin, Alberto Lionello e Olga Villi. Il film racconta tre storie distinte che finiscono per intersecarsi l’una all’altra, all’insegna del falso perbenismo e del bigottismo, in un continuo contrasto tra pubbliche virtù e vizi privati.

AMANTI (1968) diretto da Vittorio De Sica
Julia è una donna americana affetta da un tumore maligno e consapevole di morire ben presto. Di fronte all’inesorabilità della sua condizione decide di trascorrere i suoi ultimi giorni in Italia, prima del suo ricovero in Ospedale. Julia si appresta a compiere l’ultimo viaggio nella residenza di una sua amica marchesa a Legnaro nel Veneto. Appena arrivata nella lussuosa villa, vede in un programma televisivo, un giovane uomo che ricorda di aver conosciuto un giorno in Aeroporto, durante uno dei suoi precedenti viaggi in Italia, che infatuato di lei, le aveva lasciato il proprio recapito telefonico.
Valerio è un giovane ingegnere, sposato non felicemente. Julia propone a quest’ultimo di passare due giorni insieme. I due si innamorano vivendo così momenti di passione e struggimento. I due amanti passano giornate di felicità e di giocosi scherzi romantici in una baita a Cortina d’Ampezzo Dolomiti. La nobildonna però non rivela il suo segreto a Valerio, per non rovinare i loro momenti felici e soprattutto per non ricevere pietà da quest’ultimo. Un giorno però dopo aver passato una passionale notte d’amore, Valerio viene a sapere accidentalmente da un’amica di Julia del male incurabile di lei e del poco tempo che le rimane da vivere.
Dopo un primo momento di doloroso smarrimento ed un confronto tra i due, Valerio decide di non abbandonare Julia e restarle accanto in ogni momento.
Il film è stato girato a Maser in provincia di Treviso nella villa Barbaro. Altre scene sono state girate ad Asolo e Caorle, oltre che a Cortina d’Ampezzo. Il circuito di Formula Uno è quello Circuito di Monza.

AMORE MIO AIUTAMI (1969) con Monica Vitti e Alberto Sordi
Giovanni e Raffaella formano una coppia rodata da dieci anni di matrimonio, che va però in crisi allorché Raffaella si innamora di Valerio Mantovani, un piacente quarantenne conosciuto durante i concerti di musica da camera a cui lei assiste settimanalmente assieme alla madre. Raffaella, confidando sulla comprensione del marito, che si vanta da sempre per il suo essere moderno, aperto e razionale, chiede il suo aiuto per chiarire i suoi sentimenti e decidere se approfondire la relazione con la sua nuova fiamma (che peraltro è all’oscuro dei sentimenti della donna), o restare con suo marito che ritiene di amare ancora.
Giovanni, perdutamente innamorato della moglie, ma deciso a restare fedele ai suoi principi, decide di mostrare comprensione, ma intanto si adopera in tutti i modi per impedire che la moglie finisca nelle braccia del nuovo venuto. La situazione finisce per degenerare. Tra continui allontanamenti e riavvicinamenti, marito e moglie seguiranno un percorso che li porterà alla definitiva ed irreparabile rottura, e Raffaella andrà a vivere con Valerio.

MERCOLEDI DELLE CENERI (1973)
Di Larry Pierce con la celebre diva Elizabeth Taylor, che ha visto Per riconquistare il marito distratto, una ricca americana non più giovane, si sottopone a un intervento di chirurgia estetica. Collauda il nuovo look a Cortina d’Ampezzo, ma il marito vuole ancora il divorzio. Come location protagoniste nel 1973 Treviso e Ponzano.

CULASTRISCE, NOBILE VENEZIANO (1975)
Girato a Castelfranco Veneto per la regia di Flavio Mogherini con Marcello Mastroianni, Lino Toffolo, Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori.
Durante un terribile temporale il marchese Luca Maria Sbrisson si vede scomparire da sotto gli occhi la moglie Luisa. Forse in preda alla follia, il marchese si comporta come se nulla fosse successo, parlando e ascoltando il “fantasma” della moglie. Un musicista amico del marchese, di fronte al tentativo di alcuni nobili di far internare l’uomo, recluta una prostituta perché prenda il posto della donna scomparsa.

MOGLIEAMANTE (1978)
La commedia di Marco Vicario che nel 1978 ha visto protagonista Cison di è un film del 1977 di genere Commedia/Drammatico/Romance, diretto da Marco Vicario, con Marcello Mastroianni, Laura Antonelli, William Berger, Leonard Mann, Gastone Moschin, Olga Karlatos.
Agli inizi del Novecento Luigi, ricco commerciante di vini della provincia veneta, conduce uno stanco ménage coniugale con la moglie Antonia, afflitta da disturbi isterici e costretta a letto da calmanti e sonniferi. In un periodo di accese dispute politiche, nessuno sospetta in lui un anarchico e un autore (con lo pseudonimo di Ulisse) di opuscoli clandestini che incitano alla rivolta. Assistendo involontariamente a un omicidio, Luigi crede di essere ricercato ed è costretto a nascondersi nel granaio della casa di suo cugino Vincenzo. La sparizione del marito costringe Antonia a vincere la sua malattia immaginaria e ad occuparsi degli affari di famiglia: con il calesse comincia ad andare in giro dai clienti e, nel corso di queste visite, non solo viene a sapere delle simpatie anarco-libertarie di Luigi, ma anche delle sue relazioni extraconiugali. Credendo Luigi ormai morto, Antonia comincia ad assaporare il piacere di una ritrovata libertà e si butta dapprima fra le braccia di un ufficiale; poi allaccia una relazione con un giovane medico presunto omosessuale fino a sperimentare un rapporto a tre con la dottoressa Paola, amante di suo marito, e con il conte Brandini. Dal granaio di Vincenzo, che si trova proprio di fronte a casa sua, Luigi può spiare la donna e, sempre più infuriato dalla gelosia, prende atto della sua incredibile metamorfosi che si completa quando lei scopre che il marito è vivo: ora Antonia, sapendo che lui la osserva, si spinge ancor più nella provocazione e l’effetto sarà quello di far uscire dal nascondiglio Luigi, ferito nell’onore, e di farlo tornare a casa.

L’AMORE NECESSARIO (1991)
Di Fabio Carpi girato tra Asolo, Conegliano e Vittorio Veneto, Valmarino. Attori Ben Kingsley, Marie Chiristine.
l matrimonio di due coniugi resta a galla fra tollerati tradimenti. Ma quando conoscono una giovane coppia d’innamorati, escogitano un piano per inquinarne la purezza.

AMARE PER SEMPRE (1996)
l’autobiografico amare per sempre di Richard Attenborough con Sandra Bullock, Philippe Leroy, Chris O’Donnell e ha vinto l’Orso d’oro al festival di Berlino girato nel 1996 Monte Grappa, Fiume Piave e Vittorio Veneto.
All’età di diciotto anni Ernest Hemingway ha deciso di arruolarsi come volontario sul fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Il futuro scrittore resta gravemente ferito durante una battaglia e viene affidato alle cure della bella infermiera Agnes von Kurowsky, di qualche anno più grande di lui. Tra loro si sviluppa un’amicizia sempre più profonda che si trasforma in un amore passionale, un sentimento così forte che sarà poi rievocato da Hemingway nel suo romanzo capolavoro Addio alle armi.

DESTINI 2019
Una storia emozionante ed evocativa che racconta ed esprime i profondi sentimenti e il senso di apparenza, toccando temi del sociale importanti come la disabilità, l’omosessualità e l’amicizia, tema principe che si snoda per tutta la durata dell’opera filmica.
L’opera cinematografica di Luminelli è ambientata quasi esclusivamente nella Regione del Veneto e si snoda tra le città di Treviso, Padova, Cittadella, Asiago, Villorba con una piccola parte di girato anche nella città di Roma ha come fulcro un’amicizia che nasce tra i banchi di scuola negli anni ‘70 che culminerà col rapporto sentimentale tra i figli dei protagonisti, tutto ciò attraversano un lasso di tempo pari a tre generazione dagli anni ’50 fino ai nostri giorni.
Saranno presenti alla proiezione, oltre allo stesso regista Luciano Luminelli, gli attori protagonisti: Sebastiano Somma, Simone Montedoro, Stefano Pesce ed il giornalista Luca Telese (nell’occasione attore nel film).

ROSA E CORNELLA (2000)
il drammatico Rosa e Cornelia del regista Giorgio Treves con Stefania Rocca, Chiara Muti, Athina Cenci e Massimo Poggio girato nel 200 a Villa Ca` Marcello
Venezia, 1748: la giovane contessa Cornelia viene rinchiusa in una casa di campagna dopo che la famiglia scopre che aspetta un bambino e temono la rottura del fidanzamento con il ricco duca di Fontanges, se il matrimonio saltasse la famiglia cadrebbe in disgrazia sia sociale che economica. Cornelia viene seguita da Piera con la presenza di Lorenzo, un faccendiere al soldo del padre della contessa. Alla vecchia nutrice viene affiancata nel ruolo di sorvegliante ed aiutante la giovane Rosa, una contadina anch’essa incinta, per rispettare le indicazioni della famiglia, ovvero far sparire il nascituro di Cornelia. Fra le due ragazze nasce una sincera amicizia e forse anche qualcosa di più. La contessina appena partorisce vorrebbe tenere il bambino con sé, ignara di quello che accadrà di lì a poco. Piera tenta di temporeggiare, ma l’infido Lorenzo, che vive in quella casa ed è la spia del conte, è pronto ad eseguire alla lettera ogni ordine datogli in precedenza del conte. Rosa in realtà era stata affiancata a Cornelia affinché le rivelasse il nome del padre del bambino, ma la contessina lo ignorava, essendo in un certo senso stata abusata da uno sconosciuto che la ha ammaliata. Il piano cambia e Rosa ha l’ordine di commettere un infanticidio. Anche sua figlia è nata nella stessa notte, Rosa per affetto verso Cornelia, in quanto il conte che sta per raggiungere la casa di campagna, sacrifica la sua neonata e pensa di poter crescere lei il figlio dell’amica, ma non sa che il piano del conte comprende anche la sua morte. Chiunque sappia, deve morire. Piera che lo sa e conosce bene anche l’astio di Lorenzo nei suoi confronti ed un patto che ha fatto con il conte, essendo anche lei nella lista delle persone di cui sbarazzarsi, scappa nella notte, nella campagna con il figlio della sua piccola Cornelia, facendo perdere le sue tracce. La ragazza intanto è con i genitori nella carrozza che la riporterà a Venezia e poco dopo in Francia per il suo matrimonio con il duca. I genitori sono felici e soddisfatti di essersi sbarazzati dell’infante, mentre la ragazza, ignara di quello che sta avvenendo nella dimora che ha appena lasciato, li guarda con astio e rancore.

SOGNANDO L`AFRICA (2000)
di Hugh Hudson con Kim Basinger, è la pellicola che ha visto nell’anno 2000, le città di Treviso, Asolo e Castelfranco Vento come location protagoniste. Il film narra della struggente storia dell’attivista animalista Kuki Gallman, che decide di lasciare la sua Venezia per trasferirsi in Kenya col marito e il figlioletto dove con coraggio sfida i bracconieri nella sua personale battaglia per salvare il salvabile della fauna locale.

IL GIOCO DI RIPLEY (2002)
di Liliana Cavani, è’ ambientato in due antiche ville palladiane, una situata nel centro di Asolo, antico paese collinare situato in provincia di Treviso, l’altra, Villa Emo, situata a Fanzolo, sempre in provincia di Treviso e sulla strada per raggiungere Asolo. La bellissima villa palladiana rientra fra i patrimoni UNESCO.
Palladio la progettò per Leonardo Emo, ricco patrizio Veneziano che la commissionò intorno alla prima metà del ‘500 per dedicarsi ad agricoltura e allevamento.
La zona era attraversata dall’antica via Postumia e la trama dei campi seguiva la griglia della centuriazione romana.
La villa è orientata secondo tale trama antica, come si può ben cogliere dagli ingressi all’edificio, allineati in una lunghissima prospettiva.
In funzione all’uso rurale, la villa ha un nucleo abitativo centrale, sviluppato su due piani ed ai fianchi due ali rettilinee e simmetriche di barchesse cioè gli ambienti di lavoro dei contadini, con lo scopo di separarli dalla sezione nobile.
L’esterno è elegante e quasi scarno, l’interno un tripudio di affreschi e decorazioni.

“72 ORE E…” 2003
Casier diventa il set cinematografico del film del regista e produttore Luciano Luminelli, con Sebastiano Somma e Blas Boca Rey tra i protagonisti. Il film è girato tra Treviso, Casier e Refrontolo.
La storia di un cinquantenne con una vita abbastanza irrisolta: sarà lui a coinvolgere un amico d’infanzia, Blas Roca-Rey, nel ritrovamento di una refurtiva di guerra che dapprima riescono a recuperare, per poi esserne derubati. Bottino che avrebbe dovuto risolvere i problemi economici del protagonista. Sull’onda dell’ennesima sconfitta Capparoni sarà salvato dalla suocera Corinne Clery, che assieme ad un sacerdote, Sebastiano Somma, amico di famiglia, lo toglierà dai guai

LE CONSEGUENZE DELL’AMORE (2004)
di Sorrentino. Si tratta della storia semplice, di un commercialista, Titta obbligato dalla mafia a risiedere a vita presso un Hotel in Svizzera (che in realtà è il Continental di Treviso).
Servillo (che interpreta il protagonista) seduto nella sua camera, oppure seduto al bancone del bar, momenti che si ripetono uguali.
Solitudine, immobilità, freddezza, impotente e rassegnata accettazione del proprio algido ruolo.
A generare il cambiamento il lui è la nascita di un improbabile, adolescente, vero amore per la barista dell’Hotel, che sembra contraccambiare.
Soffermatevi sulle inquadrature di Servillo al bar, riconoscerete l’inconfondibile bancone del Hotel Continental, una visita a Treviso non può mancare di un drink al Bar dell’Hotel Continental.

LEONI (2015)
con Neri Marcorè. Nel 2015 Treviso si ritrova nella pellicola Leoni, opera prima di Pietro Parolin con un cast d’eccezione. Dove il protagonista Neri Marcorè, rappresenta l’imprenditore veneto medio che, per superare la crisi e dimostrare la sua voglia di non arrendersi, si infila in dinamiche legate a scandali, arresti, bugie e tradimenti. Un ritorno alla tradizionale commedia all’italiana dove, con il sorriso si è voluto offrire al pubblico diversi spunti di riflessione sulla società di oggi.

FINCHÉ C’È PROSECCO C’È SPERANZA (2016)
E’ un giallo, un’indagine intrigante e coinvolgente ambientata tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene dove nasce il Prosecco, in piena Marca Trevigiana!
É la storia del suicidio (o omicidio?) del conte Desiderio Ancillotto, fiero produttore di vini sulle cui bottiglie scrive “prodotto secondo le regole che ci ha dato la terra, senza lieviti alieni, senza pesticidi chimici né colture stressanti. Non facciamo i furbi con la nostra terra, non le chiediamo di più di quello che può darci”.
É stato girato tra Conegliano, Farra di Soligo, Revine Lago, Rolle, San Pietro di Feletto, Tarzo e Valdobbiadene, le cui colline di Prosecco lasciano senza fiato per la bellezza.

QUESTI I FILM I FILM AMBIENTATI A TREVISO E PROVINCIA IN ORDINE CRONOLOGICO

Gli uomini non guardano il cielo (1952)
Una sporca guerra (1964)
Il disco volante (1964)
Signore e Signori – 1965 di Germi
Amore mio aiutami (1969)
Amanti (1969)
Mercoledì delle ceneri (1973)
Culastrisce, nobile veneziano (1975)
Mogliamante (1978)
L’amore necessario (1990)
Amare per sempre (1996)
Sognando l’Africa (2000)
Rosa e Cornelia (2000)
Ripley’s Game (2002)
Le conseguenze dell’amore (2004)
Leoni (2015)
Finché c’è Prosecco c’è speranza (2016)

di Giampaolo Zorzo