Lavoro per assicurare ai nostri figli la vita e il futuro che meritano.
n curriculum politico articolato, quello di Gloria Sernagiotto, figlia d’arte. Alle politiche del 2022, trovò candidatura nella rosa coraggiosa di Luigi Brugnaro, in alleanza al CDX; risultato furono poco più di 50mila voti deposti nei forzieri di Fratelli d’Italia.
Oggi e grazie ai risultati delle amministrative 2023 conseguiti con l’emblema di Fratelli d’Italia, Gloria Sernagiotto impreziosisce la giunta di Mario Conte. A lei, trentenne emula moderna di Barbie, sono state affidate le cure di Politiche Educative, Giovanili e Pubblica Istruzione (Scuola, Progetto Giovani, Sviluppo e gestione dei centri civici). Nella precedente amministrazione furono di Gloria Nizzetto, portatrice dell’idea venetista e di una voglia, mai celata, d’ indipendenza.
Quale obiettivo strategico si è posta per il suo mandato di assessore alle politiche educative, giovanili e alla pubblica istruzione?
“Il mio obiettivo è sicuramente quello di riportare al centro dell’azione amministrativa i giovani, ricreando quell’alleanza educativa tra Istituzioni, famiglie e scuola di cui si sente fortemente la mancanza. Valorizzare i ragazzi, accompagnarli nel loro percorso di crescita, supportarli nel raggiungere i loro obiettivi. Dobbiamo aiutarli ad affrontare le loro fragilità, non dimenticandoci che la condizione di isolamento, a cui la pandemia ci ha costretto, ha condizionato fortemente e soprattutto loro. Dobbiamo aiutarli a ritrovare la voglia di stare insieme, uscendo dalle dinamiche “virtuali” che imperversano nella nostra società. Sento forte la responsabilità delle deleghe che il Sindaco mi ha affidato, deleghe che, soprattutto in questo momento storico, sono particolarmente delicate. I più recenti fatti di cronaca stanno evidenziando come sia quanto mai necessario intervenire con azioni mirate che devono riportare al centro la cultura del rispetto. Dobbiamo educare i nostri ragazzi alla gestione delle emozioni, della frustrazione, della sconfitta. Sto insistendo molto sul concetto di squadra, sono convinta che debbano arrivare messaggi chiari e univoci da tutta la comunità educante. Io ho grande fiducia nei giovani, sono il nostro presente e il nostro futuro. Lavoriamo con loro per loro”.
Il Diario è compagno dei giorni di scuola. Quali buone pratiche ha voluto comunicare ai diecimila studenti trevigiani che hanno ricevuto copia del Diario della Voce?
“Il Mio Diario è una bellissima iniziativa sotto tanti punti di vista. Contiene messaggi educativi importanti, come il risparmio nell’utilizzo dell’acqua, la raccolta differenziata, l’adozione di corretti stili di vita, racconta il nostro bellissimo territorio e fornisce a tutti i bambini il medesimo strumento di lavoro e ha rappresentato un piccolo aiuto economico per le famiglie. Le iniziative che ho in mente
per le scuole sono tante, che vogliono trovare il giusto bilanciamento con il programma didattico ministeriale che gli insegnanti devono portare a termine. E’ vero però che la scuola non è solo il luogo in cui si formano le competenze ma è anche l’ambiente in cui si formano le coscienze. E allora è fondamentale che proprio a scuola, accanto alla didattica, ci siano iniziative, attività, approfondimenti che accompagnino i ragazzi nel loro percorso di crescita. Sto lavorando in sinergia con i Dirigenti scolastici cercando di mettere in campo iniziative che siano di supporto a questo. Ringrazio sempre tutti gli insegnanti che svolgono con grande passione e senso di responsabilità il loro ruolo che è fondamentale per formare gli adulti di domani. Ricordo però che non possiamo delegare solo a loro il ruolo di educatori. Ci devono essere le famiglie e ci devono essere le Istituzioni”.
L’adesione a Fratelli d’Italia ha premiato la sua attitudine conservatrice o quella riformista? E perché?
“Direi che l’anima conservatrice e quella riformista convivono perfettamente in me. Per qualcuno potrebbe sembrare una contraddizione ma assicuro che non è così: la mia parte conservatrice si sostanzia nel ritenere fondamentale la preservazione di valori e tradizioni. Al tempo stesso, in una società in continua evoluzione, dobbiamo essere pronti e aperti a tutte quelle riforme che si rendono necessarie per migliorare e ammodernare il nostro Paese. Si tratta di una visione ancorata a saldi valori ma pronta a trovare soluzioni di cambiamento in un’ottica di crescita e miglioramento della nostra società”.
Come immagina il futuro dei nostri figli?
“Da mamma di un bambino ho deciso di mettermi a disposizione in prima persona e lavorare proprio per garantire a lui e a tutte le bambine e i bambini un futuro migliore. Le preoccupazioni, le paure sono tante e credo accompagnino ogni genitore, soprattutto in questo momento storico. Proprio per questo ritengo non ci sia più tempo per stare a guardare. È tempo di agire e ognuno di noi può fare la sua parte per cambiare le cose e assicurare ai nostri figli la vita e il futuro che meritano”.
di Sabrina Danieli Franceschini