Per il secondo mandato, Treviso è ancora ConTe

Una vittoria schiacciante al primo turno per il primo cittadino uscente.

Mario Conte è stato riconfermato sindaco di Treviso per il secondo mandato e per i prossimi cinque anni sarà seduto a Cà Sugana. Le elezioni amministrative nel capoluogo di provincia veneto si sono infatti concluse con una vittoria bis per il sindaco leghista con un risultato schiacciante e un netto vantaggio: 65% dei voti, mentre il principale avversario, Giorgio De Nardi del PD si è fermato invece sotto al 30%.
Conte è stato eletto sindaco di Treviso per la prima volta nel 2018, dopo aver ricoperto per i cinque anni precedenti la carica di capogruppo della Lega in Consiglio comunale.
Anche alla scorsa tornata era sostenuto da una coalizione che, oltre al Carroccio, comprendeva Forza Italia, Fratelli d’Italia e alcune liste civiche e anche in quell’occasione aveva vinto al primo turno.
L’anno successivo è stato nominato anche presidente dell’Anci Veneto.

Sindaco Conte dove eravate rimasti? Cosa dovete riprendere in mano?
“A dire il vero non ci siamo mai fermati ma in ogni caso le nostre priorità sono sempre le stesse”.

Ovvero?
“Citarle tutte diventa difficile perché la nostra amministrazione è attiva e ha molta carne al fuoco, mi limito a dire la sistemazione della caserma Salsa, l’ex macello, creare una importante città universitaria, la ciclabile, il tema delle sostenibilità ambientale, delle politiche ambientali che ci ha visto occupare i primi posti a livello Europeo”.

La nuova Giunta, da sinistra: Manera, Zampese, Sernagiotto, Tessarolo, Conte, Vettoretti, De Checchi, Barbisan.

Le proiezioni la davano vincente al primo turno era necessario correre con una coalizione di centro destra e non da soli?
“Con il senno del poi ogni analisi o considerazioni diventa facile ma siccome a livello nazionale e regionale si è corso con una coalizione di larghe intese, era giusto farlo anche alle comunali.
Sono comunque contento di questa scelta perché le segreterie di Fratelli d’Italia e Forza Italia sono state collaborative, hanno portato qualità e numeri e io mi trovo a lavorare con persone serie e affidabili”.

Si è tenuto l’assessorato alla cultura, è solo per un periodo transitorio?
“Assolutamente no. Lo ritengo un assessorato strategico perché in cantiere abbiamo molti eventi importanti, grandi mostre, Olimpiadi, Teatro. Le idee sono chiare e gli obiettivi anche”.

Alla giunta manca una donna per raggiungere la “quota rosa”. Quando sarà nominata?
“Non c’è fretta. Stiamo mettendo a fuoco diverse tematiche: mobilità, sviluppo economico, sostenibilità ambientale quindi sarà un assessore con un profilo di supertecnico e potrebbe anche non essere un politico”.

I residenti della zona dell’aeroporto Canova continuano a lamentarsi per i voli a bassa quota…
“Preciso che si tratta di un ente militare e hanno stabilito pochi voli giornalieri e noi, per la nostra competenza abbiamo chiesto di considerare l’impatto ambientale e di tracciare rotte che tenessero conto di questo e dai vertici della compagnia Ryanair abbiamo avuto la massima collaborazione. E’ anche vero che parliamo di un importante aeroporto quindi qualche piccolo disagio dobbiamo averlo anche perché questo porta turismo ed economia soprattutto in previsione delle prossime Olimpiadi di Cortina”.

Sindaco ha un rammarico?
“Avevamo creato un bando per cambiare l’illuminazione pubblica che era vetusta ma un ricorso ci ha bloccato l’iniziativa. Poi il giudice ci ha dato ragione ma intanto abbiamo perso due anni”.

In cosa consiste questo cambio di erogazione del servizio?
“In pratica, il Comune di Treviso rinnova il sistema di illuminazione pubblica senza alcun costo aggiuntivo rispetto alla gestione attuale, ricavandone però una luminosità per piazze e strade (che si traduce in sicurezza per i cittadini e valorizzazione dei luoghi più attrattivi di Treviso) coerente con il PCIL (piano dell’illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso), una decisa riduzione dell’inquinamento luminoso e alti livelli di efficientamento e risparmio energetico.
Si parla di impianti di smart lightining, un sistema intelligente che regola automaticamente l’intensità dei punti luce a seconda dell’ora della notte e del flusso cittadino in una determinata area, e che è in grado di comunicare in tempo reale alla stazione centrale eventuali danni o malfunzionamenti, il tutto con un abbattimento di costi davvero importante”.

Di cosa è invece orgoglioso?
“Sono tre i punti che mi hanno reso felice. 1° Salvataggio e rilancio del Teatro Comunale che fa parte del teatro stabile del Veneto; 2° la costante e importante crescita del miglioramento della vita a livello ambientale; 3° La crescita e l’importante prospettiva della città Universitaria”.

Parliamo di sport, iniziamo dal calcio Treviso…
“Dopo dieci anni siamo tornati nel calcio che conta ed era una mia priorità, come sindaco e come sportivo e ci siamo riusciti. Eravamo seduti proprio a questo tavolo quando assieme a Luigi Sandri, a Marco Pinzi e altri imprenditori abbiamo fatto ripartire il Treviso e devo dire che i nostri sforzi sono stati ripagati perché è arrivata la serie D. La società è sana sotto tutti i punti di vista e le ambizioni non mancano soprattutto adesso che entreranno alcuni importanti imprenditori. Sono contento perché all’ultimo incontro di campionato contro il Giorgione c’erano quasi 4 mila spettatori numero questo da Lega Pro e poi mi fa piacere vedere l’ attenzione che si sta dando al settore giovanile”.

Parliamo anche delle prossime olimpiadi di Cortina.
“Per il nostro territorio è una grande opportunità grazie anche al presidente Luca Zaia che per primo ha creduto a questo evento. Noi siamo pronti a livello turistico, per l’accoglienza e le strutture ricettive”.

A proposito di Zaia in molti la vedono come suo successore…
“Calma, gran calma perché deve passare tanta acqua sotto i ponti e io per i prossimi 5 anni mi sono preso un impegno con i miei cittadini e, in cuor mio, spero che il nostro governatore possa rimanere per un altro mandato”.

Ma preferirebbe diventare Governatore del Veneto o parlamentare?
“Io mi vedo bene a Treviso a fare il sindaco”.

di Giampaolo Zorzo