Nutribullet, la risurrezione ad un passo dal baratro.

Treviso si toglie la scimmia dalla spalla e prova a far svoltare la stagione.

Diciamocela tutta, chi sperava di vedere una Nutribullet rigenerata dalla pausa di tre settimane (Coppa Italia + Nazionali) ha dovuto rapidamente fare i conti con una realtà ben diversa. La partita era di quelle fondamentali, da non sbagliare, contro la Fortitudo Bologna che peraltro si presentava con una rotazione a sette, complici diversi infortuni e defezioni.
Sembrava una vittoria annunciata contro la rivale storica per eccellenza, e invece si è vissuta una Pesaro al contrario: in terra marchigiana Treviso compì un’autentica impresa andando a prendersi due punti contro ogni pronostico, mentre in casa contro la truppa guidata da Antimo Martino è arrivata un’inopinata sconfitta, coincisa col terzo raid del coach molisano sulle tavole del Palaverde. Una sconfitta che ha fatto doppiamente male, in quanto la Fortitudo era ultima in classifica e una vittoria la avrebbe definitivamente allontanata dalla compagine trevigiana, ma tant’è. La Nutribullet è apparsa molle, inconsistente in difesa e poco coesa nel gioco offensivo. Non bastasse quella contro la Fortitudo, ecco altre quattro sconfitte in serie: Brescia in campionato, due contro il Baxi Manresa e una a Bursa. Escludendo l’ultima, a colpire in negativo è stato l’atteggiamento della squadra. Ci sta una sconfitta contro squadre più forti: Brescia è terza in campionato, imbattuta da undici turni nel momento in cui scriviamo, mentre Manresa e Bursa sono nelle zone alte in classifica nei rispettivi campionati, ovvero quello spagnolo e quello turco. Ma non è tollerabile un atteggiamento arrendevole e inconsistente. Certo, il Covid ha colpito duro il team di Menetti e alcuni giocatori ne hanno risentito più di altri, Sims su tutti. In diversi però hanno avuto un rendimento nettamente insufficiente: dal nazionale Akele, alla teorica star della squadra ovvero Tomas Dimsa, che però non riesce ad infilare una serie positiva di prestazioni, alternando ventelli a partite inguardabili. Così coach Menetti, da bravo “chef” in quanto appassionato di cucina, ha sapientemente mischiato gli ingredienti, trovando un risultato più che accettabile nelle ultime due uscite di squadra. In terra turca, Treviso ha portato Bursa ai supplementari (in casa aveva perso di 41, attenzione), giocando alla pari per tutto il match e perdendo per un solo canestro di differenza. Sabato 18, ecco il ritorno alla vittoria contro la Dolomiti Energia Trento, altra squadra in crisi nera di risultati, sconfitta grazie ad una coralità ritrovata. Ed ecco la ricetta: chiavi in mano ad Imbrò per la regia, in guardia Bortolani a fare fuoco e fiamme (20 punti di media nelle TOP16 di BCL), Sokolowski in ala piccola a beneficiare dei raddoppi sul giovane siciliano, mentre sotto le plance spazio a due difensori veri come Chillo e Jones. Quest’ultimo, vituperato e criticato da gran parte della tifoseria, si sta rivelando l’acquisto più azzeccato dell’intera stagione. Pagato la metà di Dimsa, tanto per fare un paragone, sta assicurando energia e difesa, cose che Sims sembra aver completamente smarrito. Si parla di un rinforzo in arrivo sotto le plance: se sarà Derek Cooke o un altro giocatore si vedrà. Intanto Treviso sembra aver ritrovato la retta via, e a breve potrà rimettere anche uno Jurkatamm nel motore. In fondo, nel momento in cui scriviamo, i playoff distano solo due punti, mentre la zona retrocessione quattro. Guardare con ottimismo al futuro è un preciso dovere della Nutribullet.

di Ubaldo Saini