IL CAVALLO come maestro di vita

Alla scuola di equitazione L’ISOLA si insegna attività sociale ed educativa.

Bello, elegante, slanciato e intelligente: davvero non gli manca nulla. Se poi vive ed è accudito alla “Scuola di equitazione L’Isola” alle Grave di Papadopoli allora è anche fortunato. Carlotta Agnoletto li tratta infatti come se fossero di famiglia e loro si sentono protetti e amati e rispondono di conseguenza perchè lui, sente come sei, come stai e diventa il tuo specchio. Quando sei freddo, distaccato a volte ti ignora ma non ti giudica e questo facilita il rapporto tra i due. Ad accoglierci al nostro arrivo è Carlotta Agnoletto, istruttrice e proprietaria del circolo e da come ci descrive il suo centro si capisce che con i cavalli ha un rapporto speciale quasi empatico.
“Non facciamo selezione -dice- non sarebbe giusto, quindi da noi sia i purosangue che i cavalli da traino e anche i Pony hanno i lori momenti di gloria con i ragazzi perché quando amicizia e passione si uniscono per la passione del cavallo nessun limite è precluso tant’è che è ideale per la terapia di bambini con qualche problema”.

Prima mi parlava dello spettacolo “Respiro”.
Di cosa si tratta?
“Di un’attività chiamata “Teatro Equestre” nuova disciplina che ci vede pionieri in Italia mentre in altri paesi, Francia ad esempio, esiste da oltre vent’anni. Assieme all’amico Rudj Bellini del centro Ippico “Il Casale” di Volpago del Montello abbiamo creato una squadra composta da sei ragazzi che ha svolto un numero in libertà tanto che i cavalli vengono cavalcati allo stato brado senza sella, staffe e quant’altro, L’unica cosa che lega i ragazzi ai cavalli è un semplice cordino. Si parte dall’ascolto del cavallo e di conseguenza si crea uno spettacolo che è stato presentato all’ultima fiera cavalli di Verona facendo spellare le mani ai presenti”.

Assieme a Bellini avete realizzato altre attività sociali?
“Più lui che io. Alla fiera cavalli Rudj ha portato alcuni ragazzi detenuti nel carcere di Montorio e lo spettacolo si chiamava “Oltre al limite” che per noi è anche una rinascita grazie ai cavalli. E’ stata dura sia per la burocrazia ma anche per la loro resistenza iniziale poi però, con il cavallo avevano instaurato un rapporto straordinario”.

Riuscite anche a fare attività agonistica.
“Non è tra le nostre priorità ma è giusto farlo ed è giusto segnalare gli ultimi risultati ottenuti da Khloe Zago che ha conquistato l’argento ai campionati regionali poi ha meritando la convocazione alla squadra regionale della Federazione ma non ha potuto andarci in quanto impegnata a Verona alla Fiera”.

Quanti iscritti e cavalli avete?
“Centonovanta ragazzi dai 3 ai 20 anni e 32 cavalli di cui molti sono di nostra proprietà”.

Insomma un’oasi di verde immerso nel verde a due passi dal Fiume Piave per trascorrere delle giornate indimenticabili con la gentilezza e passione di Carlotta del fratello Piero e del presidente Pio persona nota a Treviso per i suoi trascorsi calcistici.

di Giampaolo Zorzo