Qualche difficoltà per la presenza di fitopatie e le abbondanti piogge nel mese di maggio al di fuori del normale. La siccità che nel trimestre giugno-agosto si è fatta decisamente “sentire” e che fortunatamente non ha inciso grazie all’uso oculato dell’acqua distribuita con le giuste competenze organizzative da parte dei Consorzi di bonifica. Ma che vendemmia è stata quella del 2021 ormai conclusa? In Veneto quest’anno, la produzione di vino dovrebbe arrivare a 12,5 milioni di quintali (contro 14.039.000 del 2020); a Bolzano quasi 400 mila quintali (440 mila nel 2020), a Trento 1.158.000 (1.258.700), in Friuli Venezia Giulia 2.555.000 (3.116.300). La vendemmia veneta è iniziata con 8-10 giorni di ritardo rispetto al 2020, si prevede un calo totale del 10 per cento, con punte superiori nelle aree colpite da grandinate e gelate tardive di aprile, lo stato sanitario delle uve è ottimo. In Veneto l’export di vino vale 2,24 miliardi di euro un valore che conferma la questa regione come quarta potenza mondiale. Proprio a sostegno della promozione dei vini veneti sui mercati mondiali, dopo la pubblicazione dell’avviso nazionale, la giunta regionale sta lavorando alla nuova delibera che permetterà di finanziare progetti regionali per 15 milioni di euro. Numeri che fotografano una situazione economica molto importante di una parte del Nordest dove l’agricoltura rappresenta da anni una forza a dir poco trainante nel sistema produttivo. E che anche negli anni più difficili della crisi post 2008 è riuscita sempre ad aumentare l’occupazione.
Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale: “Ottima vendemmia sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. L’andamento stagionale soprattutto in questo ultimo periodo ha prodotto un valore aggiunto qualitativo unico nel suo genere, uve sane e perfette, una corretta quantità uva per ettaro con delle gradazioni zuccherine molto elevate. Vino protagonista in assoluto, un prodotto il nostro nei mercati esteri molto apprezzato e il trend delle vendite è di ottimo livello”.
Valerio Nadal presidente Condifesa Veneto (20mila imprese associate): “le uve di quest’anno hanno una buona gradazione zuccherina e un’ottima acidità. Pertanto avremo vini di qualità. I nostri imprenditori operano per proporre prodotti di qualità e i numeri relativi all’export rappresentano una chiara testimonianza delle nostre capacità”
Soddisfazione espressa anche da Massimo Lorenzon (nella foto) dell’azienda agricola “I Padroncini” di Rovarè di San Biagio di Callalta che assieme al fratello Fiorenzo gestisce da oltre mezzo secolo: “Una vendemmia da incorniciare. Aiutati dal tempo, caldo di giorno ma non eccessivo e fresco di notte per sviluppare i profumi dalle uve. Vendemmia abbondante ma di qualità, grado e quantità giusta, il mix perfetto per ottenere un vino perfetto”.
di Lorenzo Baldoni