Pizzeria “Da Carla” da oltre mezzo secolo delizia i palati anche quelli più esigenti.

Ci sono cibi buoni, altri un po’ meno. La differenza, quando si tratta di manualità e ricerca delle materie prime, la fa l’uomo con la sua passione.

Parliamo della pizza. Uno dei piatti tipici del nostro paese che tanto piace a ragazzi e adulti per i suoi molteplici gusti e variopinti colori. Ce ne sono di eccellenti, di buone e di discrete e “Da Carla” a Santa Maria del Rovere si può tranquillamente parlare di eccellenza. Il 15 di questo mese la pizzeria creata da Giuseppe “Bepi” Ingenito salito al Nord su suggerimento dell’amico e compaesano Alfonso Mansi festeggia 51 anni sempre vissuti all’apice e sempre in vetta ai gradimenti degli appassionati di questo “disco saporito”.

Nello stesso giorno, un anno dopo, è nato Francesco che con grande dedizione oggi gestisce l’attività e anche per questo motivo, il 15 ottobre è una data importante per Francesco, la sorella Lisa, la zia Fernanda e la mamma Carla e che ha ispirato Bepi quando si è trattato di dare un nome alla pizzeria.

“Per noi -dice Francesco- questa è una data straordinaria perché siamo la seconda pizzeria nata a Treviso tra quelle rimaste con le saracinesche aperte e in questo momento storico che le aziende chiudono anche per colpa del Covid, la cosa si rende orgogliosi”.

Qual è il segreto di questa longevità?

“Il vero protagonista di questo successo è senza dubbio mio papà perché ha saputo creare una clientela di qualità che ci è rimasta affezionata anche dopo la sua morte. Di mio non ho aggiunto molto, solo tanta passione e il contatto umano visto che i nostri clienti sono tutti amici e quando vengono da noi si sentono come a casa”.

Come avete retto all’emergenza economica arrivata con il Covid?

“Abbiamo lavorato per asporto ma non è la stessa cosa e anche adesso sento molta paura e di conseguenza il lavoro è calato ma questo non ci deve abbattere perché prima o poi tutto tornerà come prima. Adesso consumiamo più prodotti per la sanificazione che pomodoro perché vogliamo lavorare in sicurezza e che i nostri clienti quando entrano sentano di essere in un locale sano, pulito e igienizzato”.

Qual è la pizza più richiesta?

“La Margherita che in teoria sarebbe la vera pizza poi sono arrivate tutte le varianti”.

La vostra ultima creatura?

“La Costiera Amalfitana: Buffala affumicata, cipolla Rossa con una grattugiata di scorzetta di limone   Amalfitano”.

Di cosa siete orgogliosi?

“Siamo stati tra i primi a proporre la pizza con le melanzane fritte ma non lo abbiamo mai pubblicizzato se non nel nostro menù, altri invece ne hanno dato grande risalto tanto che sembrava fosse una loro invenzione e questo mi amareggia molto”.

Prospettive future?

“Quello che facciamo adesso: rimanere sé stessi e curare la clientela mettendola al centro delle nostre attenzioni”.

Siete molto vicini anche allo sport …

“Siamo sponsor degli amatori Rovere di calcio, del basket femminile Treviso e della Glicini Fasolato, campione d’Italia di Birilli”.

Solo pizze?

“Assolutamente no abbiamo un nutrito banco di piatti freddi mentre uno dei nostri nostro punti forti sono anche i primi piatti”.

La sorella Lisa non segue l’azienda?

“Gestisce a Ravello “La Pagnotta”, una gastronomia con pizzeria che è una proprietà di famiglia mentre abita a Scala paese da dove arriva mio padre”.

di Giampaolo Zorzo