Alla scoperta della Valle di Primiero

La vacanza ideale per tutta la famiglia tra parchi, aria pura e relax

A solo un’ora e mezza di strada da Treviso c’è un’opportunità di destinazione ideale per tutte le famiglie che vogliono godersi una vacanza rigenerante. La Valle di Primiero è una zona ben nota per i suoi paesaggi mozzafiato, l’aria pulita, l’ottima cucina e le occasioni di divertimento e relax. In questa breve guida ci si concentrerà maggiormente su chi cerca una soluzione adatta a famiglie con bimbi piccoli, perché in fondo si sa: fatta la loro felicità, la vacanza fila sempre meglio. Per esplorare la zona, il consiglio è quello di piazzare il proprio campo base nei dintorni di Fiera di Primiero.

Fiera è il centro amministrativo della zona, nonché sede municipale del comune di Primiero San Martino di Castrozza. Curiosamente, fino al recente accorpamento, è stato il secondo comune più piccolo d’Italia dopo Atrani (SA). Fiera è strategica per diverse ragioni: in primis, trovandosi a 717 metri di altezza, si comincia già a beneficiare di un po’ di fresco, che rimane sempre ben bilanciato nell’arco della giornata e dei periodi dell’anno. E’ una meta ideale sia d’estate che d’inverno, ma il meglio si trova certamente fuori stagione, ad esempio a giugno e a settembre, con temperature perfette per fare escursioni rigeneranti o semplici passeggiate. Il centro, molto raccolto, ha negozi di tutti i tipi, dall’abbigliamento alle calzature. Non mancano edicole, librerie, gastronomie, nonché bar e ristoranti. Chi ha bambini piccoli apprezzerà certamente la presenza di numerosi parchi : nel raggio di un chilometro, includendo anche le frazioni vicine, ce ne sono ben quattro. Il più famoso e attrezzato è certamente quello di Vallombrosa, dove i bambini possono davvero dare libero sfogo alla loro voglia di giocare grazie ad una serie di attrazioni studiate apposta per loro. C’è anche un percorso interno di viabilità interna con tanto di cartelli per l’educazione stradale. Il pezzo forte è certamente la gettonatissima teleferica, ma anche gli scivoli gialli sono un must. Da non perdere l’area a nord del parco, meno conosciuta, ugualmente godibile grazie al grande trattore di legno con scivolo incorporato. Certamente più piccolo nelle dimensioni è il parco nella zona impianti sportivi dietro ai campi da tennis e alle piscine che ha una teleferica dalla pendenza (e relativo rinculo) meno accentuata. Perfetto anche il campo da beach volley, una chicca per gli appassionati. Nota di merito: è l’unico parco con un bar vicino. Più nascosto – non per questo da perdere – è il Parco di Transacqua, che ha anche una piccola roccia per far cimentare i bimbi con l’arrampicata. Unico difetto, la poca ombra per ripararsi dal sole, che scalda bene anche in montagna.

Menzione – anche se è solo per adulti, e non rientra nel conteggio di cui sopra – per il parco di Clarofonte dove ci sono tante chaise longue per il relax degli adulti e solitamente il sabato c’è spazio per un mercatino di produttori locali. Ultimo, e forse il preferito da chi scrive, è il Parco di Tonadico, con delle caratteristiche attrezzature multicolore e raggiungibile salendo verso nord dopo una breve passeggiata che passa anche attraverso il caratteristico sentiero degli Gnomi, inaugurato nel 2021. Il consiglio è quello di fare una bella passeggiata attraverso Tonadico, borgo stupendo e ancora molto ben conservato. Camminando nelle varie stradine vi imbatterete facilmente in Palazzo Scopoli, che è sede di svariate mostre (imprendibili quelle sul cibo) e manifestazioni culturali. L’interno è stato perfettamente restaurato all’inizio degli anni Duemila.

Un altro perfetto esempio di restauro e di conservazione della memoria è il Palazzo delle Miniere nella frazione di Pieve. Il palazzo è recentemente diventato un museo etnografico che racconta la storia e lo sviluppo della valle di Primiero. Gli spazi espositivi sono ben organizzati e molto coinvolgenti anche per i più piccoli. Sia all’interno del palazzo che negli spazi esterni predomina la figura di Luigi Negrelli, il famoso ideatore del canale di Suez, nativo di Primiero. Anche la frazione di Pieve merita una bella passeggiata.

E’ certamente un piccolo gioiello da scoprire e merita un giretto anche Siror, borgo di poco più di mille abitanti davvero incantevole e caratteristico, sia per i murales che per la carne fumada, piatto tipico della zona. Se vi spostate in macchina, vale la pena proseguire salendo per le strette stradine di montagna verso il rifugio Petina, poi si può parcheggiare e passeggiare ammirando i verdi panorami della vallata sottostante tra masi e rifugi. La zona è ben asfaltata e adatta anche ai passeggini di ogni tipo.​

Salendo invece verso la zona della Val Canali ci sono un paio di chicche da scoprire. La prima è certamente Villa Welsperg, che fu la residenza estiva degli omonimi conti e che ora ospita un bellissimo centro visite che vi porterà alla scoperta del territorio circostante (bellissima la fisioteca). Nella tabià c’è ampio spazio per essenze ed erbe aromatiche, mentre nel giardino i bambini potranno divertirsi con giochi e anche con un piccolo labirinto.

Salendo con l’auto – il bivio è quello opposto a villa Welsperg vale la pena di fare una deviazione all’ Agriturismo Dalaip. Chi scrive ha lasciato un pezzo di occhi e di cuore ammirando il panorama della valle e delle pale che si può godere da lì. All’agriturismo vengono organizzati dei giri a cavallo (e anche pony) dedicati ai bambini, inoltre si possono acquistare degli ottimi prodotti a km0. Riprendendo la strada principale e salendo fino a Passo Cereda consigliamo una sosta all’ Agritur Broch. Qui Giacomo e Lorenza organizzano tante attività per i bambini, che potranno stabilire un contatto diretto con gli animali, nutrendoli ed accarezzandoli. C’è anche un piccolo negozietto dove acquistare formaggio di capra e altri prodotti dell’agriturismo. Curiosità: non si trovano invece prodotti propri con latte di mucca in quanto viene interamente conferito al Caseificio Primiero, che è un must da visitare per portare a casa prodotti tipici della Valle.

Tornando a valle, meritano una visita i borghi di Imer e Mezzano. Ad Imer, all’inizio di settembre, c’è l’imperdibile Festa del Canederlo, un appuntamento da non perdere per gustare questo piatto tipico in tante declinazioni. Mezzano è semplicemente unica per i tipici orti urbani e le abitazioni locali che sono dei gioielli. E nella zona industriale, vale la pena di fare un salto nella sede del Birrificio Bionoc’, dove Fabio e Nicola vi faranno assaggiare le loro specialità.

E per alloggiare? In zona non mancano gli appartamenti e gli hotel, ma la scelta migliore è solo una: Brunet – The Dolomites Resort. Si tratta di tre hotel in uno: l’hotel Tressane, il Park Hotel Iris e il Relais Le Gemme. Chi cerca la vacanza perfetta per la famiglia qui la troverà, per almeno cinque buone ragioni: il Miniclub, dove animatrici qualificate si prendono cura dei bambini dai 3 ai 12 anni dalle 10 alle 22 (in alta stagione). I genitori possono tranquillamente fare le escursioni organizzate dall’hotel oppure rilassarsi nelle SPA dell’hotel, che ha anche un centro benessere da favola, con una nuovissima Sky SPA panoramica che offre viste mozzafiato a 360°. Le istemazioni disponibili possono soddisfare tutte le esigenze: le stanze più classiche sono già più che soddisfacenti, ma il consiglio è di spendere appena poco di più per fare un upgrade nelle Suite, più spaziose e con ambienti separati. L’ideale per poter riposare in tranquillità. La cucina è in grado di soddisfare qualunque palato: si parte con colazioni abbondanti, mentre a pranzo c’è un light lunch a buffet e a cena almeno quattro piatti diversi tra cui scegliere, ogni giorno. Particolare attenzione viene riservata a chi ha intolleranze al glutine e al lattosio, con menù appositamente dedicati che ben poco hanno da invidiare a quelli tradizionali. Il quinto motivo, che fa da collante a tutti gli altri, è il capitale umano : il personale è sempre gentile, disponibile e pronto a soddisfare anche le richieste più disparate. E questa non è la solita frase fatta da guida turistica, ma il vero segreto del successo di una struttura che sa stupire in tanti modi diversi. Mica ve li possiamo dire tutti, altrimenti dove starebbe il gusto della sorpresa?

di Ubaldo Saini