È autunno a Treviso…

E come ogni anno i cartelloni, poi le luminarie, infine i suoni, i colori, l’allegria delle Fiere di San Luca caratterizzano il quartiere di Fiera. Lo svago è necessario per tutti, grandi e piccini, specialmente in un periodo così complesso come quello che stiamo vivendo. Un giro in giostra, uno stecco di zucchero filato, una frittella o una porzione di croccante non possono che strapparci un sorriso e regalarci un momento di spensieratezza.
Le Fiere sono un’usanza antichissima, pare risalente addirittura al periodo dell’Alto Medioevo. Inizialmente dedicate al patrono dell’attuale Silea, dal 1226 si tengono lungo l’ansa del Sile, là dove un tempo sorgeva il porto fluviale ed il relativo mercato. All’epoca era una via di mezzo tra la mostra campionaria e la grande vendita del bestiame e delle merci più accessibili, su cui il vescovo poteva incamerare due terzi delle imposte relative versate dagli espositori; in seguito è divenuta sinonimo di festa con i tiri a segno, le lotterie, le prime giostre ed ovviamente le tavolate dedicate alle leccornie del periodo, dall’oca arrosta alle caldarroste, passando per gli immancabili moscardini.
Per Fiera e per la sua gente, la ricorrenza di San Luca è una moneta a due facce. C’è la festa, la voglia di scherzare, di divertirsi, di dimenticare i momenti brutti, di tentare la fortuna; ma c’è anche il fastidio dell’afflusso a volte eccessivo dei visitatori, dei foresti che in alcuni casi parcheggiano in maniera selvaggia o che eccedono in schiamazzi. Eppure nessuno vorrà mai rinunciare ad una tradizione che fa parte del DNA di tutti noi e che in fondo ci accompagna con piacere nelle prime fasi dell’autunno.
E chissà, magari starete leggendo queste righe mentre passeggiate verso il Pra’ della Fiera o, scorrendo questo editoriale, vi sarà tornata la voglia di accomodarvi in una delle attrazioni, per il brivido di un istante o per il piacere della gola. Posso solo augurare a tutti voi di godere al massimo di questo periodo di festa oltre che della lettura di un numero come sempre ricco di contenuti interessanti.

Giampaolo Zorzo