Dietro le quinte di “Black Out – Vite sospese”

I segreti della fortunata serie trasmessa da RaiUno in esclusiva per i lettori di Treviso 30 News

Quattro milioni abbondanti di spettatori in media per ciascuno degli otto episodi della prima stagione: “Black Out – Vite sospese”, serie italo-tedesca andata in onda tra gennaio e febbraio 2023, è stata un vero e proprio successo.
Otto episodi che hanno tenuto gli spettatori col fiato sospeso fino all’ultimo. E, ve lo anticipiamo già, ci sarà una seconda stagione. Il finale della prima è rimasto completamente aperto, e il produttore Luca Barbareschi ha di recente diffuso la buona notizia che farà felici gli appassionati. Si ricomincerà a girare nel 2024, e si tornerà nella Valle del Vanoi, in Trentino.
La trama, per chi volesse rinfrescare la memoria, è questa: il broker finanziario Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi), dopo la morte della moglie, decide di prendersi una vacanza in un lussuoso hotel in Trentino nel tentativo di trovare un po’ di serenità per sé e i due figli, Riccardo (Federico Russo) ed Elena (Giulia Patrignani). Quando scopre che in una baita nella stessa valle è nascosta Claudia Schneider (Rike Schmid), testimone di giustizia sotto protezione per aver assistito a un omicidio camorrista a Napoli, progetta di ucciderla per evitare che i suoi figli scoprano chi è veramente e che il castello di menzogne costruito attorno alla sua carriera crolli: egli è infatti il fratello di uno spietato boss mafioso che ha compiuto l’omicidio di cui è stata testimone Claudia, e pur avendo cambiato nome e cognome è ancora invischiato negli affari di famiglia. Intanto, l’arrivo di una valanga rende isolata la valle; per il personale, i clienti e altri abitanti della valle inizia una convivenza forzata.
Pronti per un viaggio dietro le quinte?
Allora, cominciamo con il dirvi che non è stato così semplice girare le scene con la neve.
Da febbraio a maggio del 2022, quando sono svolte le riprese, di fiocchi bianchi se ne sono visti ben pochi a bassa quota. Ci hanno pensato gli effetti speciali, e una serie di camion che hanno trasportato la neve nei luoghi dove si girava, a compensare la penuria di bianco.
Il Grand Hotel Cima Paradisi è in realtà Villa Welsperg, che si trova in Val Canali. Questo almeno per quanto riguarda gli esterni, e nemmeno tutti: lo spiazzo che viene inquadrato davanti alla villa (mai assieme alla villa, per chi ci ha fatto caso) è in realtà a Sagron, e la neve in questo caso era reale. Gli interni invece sono misti: la hall e le sale comuni sono nell’hotel Savoia di San Martino, SPA e area Wellness sono nell’hotel Regina e nel Colbricon, mentre l’infermeria è stata ricreata a Roma.
Per le stanze dell’hotel invece la produzione ha scelto il Brunet Hotels, fiore all’occhiello della Valle di Primiero. Si possono facilmente riconoscere le suites del Relais “Le Gemme”: ad esempio quella dove alloggia Alessandro Preziosi con la famiglia è la Smeraldo, la più prestigiosa del complesso. L’attore l’ha anche scelta per soggiornarvi durante le riprese.
Rike Schmid e Juju Di Domenico erano nella suite Turchese, mentre Marco Rossetti e Catherina Shulha nella bellissima Pietra di Sole.
Gli attori hanno soggiornato assieme ai turisti, e nei giorni delle riprese chiedevano comprensibilmente un po’ di privacy.
Alcune scene, anche di pochi secondi, hanno richiesto ore e ore di preparativi: su tutte, quella in cui Lidia Ercoli (interpretata da Aurora Ruffino) si toglieva la divisa da carabiniere per indossare abiti civili.
Una scena di pochi secondi, girata all’hotel Iris, sempre all’interno dei Brunet Hotels. La Ruffino è stata una delle attrici più disponibili, e in un video che ha pubblicato su Instagram la si vede anche servire ai tavoli durante una cena del cast. L’oscar della simpatia va invece a Marco Rossetti: l’attore romano, che nella fiction interpreta Marco Raimondi, si è trovato talmente bene al Brunet da ritornare diverse volte in estate durante le pause delle riprese per la settima stagione di “Un passo dal cielo 7”, girata in Cadore.

di Ubaldo Saini