E adesso via al SEI NAZIONI con l’ITAL-BENETTON

Alla sosta per il Sei Nazioni, il Benetton è arrivato con una sconfitta in Challenge Cup che comunque non pregiudica il cammino nella rassegna di coppa. Treviso è in corsa per fare strada sia nell’United Rugby Championship, sia in Challenge Cup. La qualificazione alla fase successiva dell’una e dell’altra manifestazione, cosa mai accaduta prima così in contemporanea, è alla portata del XV di Marco Bortolami. Fin qui il Benetton ha fatto il suo, anche se troppo spesso ha dovuto patire le pene dell’inferno per venir a capo di situazioni che si erano fatte complicate, quasi sempre non per la caratura degli avversari, quanto per la difficoltà di concretizzare e piazzare il colpo decisivo da parte dei biancoverdi. La squadra è in quella fase che in molti l’hanno definita di crescita, chiedere a un gruppo molto rinnovato e con un tecnico nuovo, ma anche con uno staff complessivamente rivoluzionato, risultati immediati sarebbe un po’ un azzardo. Il Benetton, come detto, sta facendo il suo, anche se non finiremo di ripeterlo che le occasioni perdute sono parecchie. Intanto dovrà fare i conti con la “fuga” di 24 atleti per l’azzurro della nazionale maggiore e dell’Under 20, una partenza in massa di biancoverdi per il Sei Nazioni, una sorta di record perché nessun’altra franchigia europea ha mai dato tanti giocatori a una propria nazionale per il Sei Nazioni. “Se per un verso fa piacere, perchè significa che abbiamo e stiamo lavorando bene e il nostro sistema sta funzionando, per un altro verso c’è indubbiamente un po’ di preoccupazione, perché a nostra volta dovremo allestire una squadra senza tanti giocatori nelle partite che affronteremo in febbraio e marzo – dice il presidente del Benetton Rugby, Amerino Zatta – senza contare che per la legge delle probabilità, con un numero così alto di giocatori convocati, ci sono maggiori possibilità di infortuni”. “Dovremo fare un’attenta valutazione e trovare delle soluzioni alternative – continua Zatta – magari attingere da qualche club per trovare possibili permit players, ma se necessario anche tornare sul mercato. Noi siamo sempre attenti a quello che accade nel mondo e in situazioni come questa potremmo anche valutare degli innesti dall’estero”. Detto. Fatto. Il Benetton ha ingaggiato l’inglese Tommy Bell, utility back che può giocare estremo, apertura e anche centro, atleta con una buona dose di esperienza per aver giocato con parecchie compagini del campionato inglese, come Sale Sharks, Wasps, Leicester, ma anche nel campionato francese, quindi l’italo-inglese Yaree Fantini, terza linea con la mamma italiana. Bell è arrivato da poco a Treviso, mentre Fantini si sta allenando in Ghirada da alcuni mesi ed è stato messo sotto osservazione per un po’ di tempo prima di decidere di ingaggiarlo ufficialmente e inserirlo nella rosa. Come detto, sono 23 i giocatori che il Benetton ha dato alla nazionale, 21 della rosa più i permit players Da Re e Nicotera. I biancoverdi convocati. Piloni: Nemer (3 caps), Pasquali (21), Traore (12); tallonatori: Faiva (1), Lucchesi (8), Nicotera (esordiente); seconde linee: Niccolò Cannone (15), Ruzza (25); terze linee: Halafihi (esord.), Lamaro (10), Negri (36), Pettinelli (1), Steyn (46), Zuliani (esord.); mediano di mischia: Braley (12), aperture: Da Re (esord.), Marin (esord.); centri: Brex (8), Morisi (36), Zanon (7); ali/estremi; Ioane (9), Menoncello (esord.) e Padovani (30). Inoltre, nell’Under 20 azzurra è stato convocato l’estremo Lorenzo Pani.

di Ennio Grosso