NILO CABAI UN ARTISTA CHE A 90 ANNI DIPINGE CON L’ENTUSIASMO DI UN RAGAZZO

«Le opere migliori devo ancora farle, non mi sono mai fermato” – dice Cabai noto artista udinese presente nelle nostre iniziative benefiche– che da poco ha festeggiato i “primi” 90 anni.

“Non è facile -prosegue- per crearle bisogna soffrire e bisogna sentirle, un artista non deve vivere nell’agiatezza essa non fa produrre, e non da emozione».

Che Cabai sia un artista profondamente intimista lo abbiamo notato visitando il suo studio dove si rimane avvolti dalle impalpabili velature date dai suoi colori preferiti, il blu, il verde e il bianco estesi in tutte le loro declinazioni.

Da quanti anni dipinge?
“Praticamente quando era bambino e ora a 90 anni, ancora giovane dentro, ho in mente vari progetti il primo dei quali, quasi ultimato, la pubblicazione di un volume multimediale di 180 pagine che raccoglie tutta la mia attività espositiva, premi, riconoscimenti e saggi critici. Altra iniziativa sarà quella di donare ad enti e istituzioni pubbliche alcune mie opere di grandi dimensioni”

Qual è il ricordo che non riesce a dimenticare?

“Sono tanti i ricordi che affiorano nella mia mente. Il più vivo è quello della Seconda guerra mondiale… «Sarebbe un lungo racconto, ma io non amo la scrittura bensì la poesia con la quale posso imprimere il ricordo». E le sue opere infatti sono delle vere poesie sintesi esistenziali, sempre più sintesi con l’andar del tempo”.

Chi è Nilo Cabai?

Nasce a Udine, dove vive e lavora, Nilo Cabai ha frequentato la Scuola Statale d’Arte, che gli ha fornito i primi rudimenti per una pittura d’impronta figurativa. Gradatamente è andato maturando una propria idea di connessione tra colore, forma e spazio fino a realizzare una felice combinazione di dinamismo e poesia del quadro, sulla base di un’aderenza alla realtà che si astrattizza senza perdere il corredo di segni anatomici che la caratterizzano e che, puntualmente, riemergono a scandire lo spazio rarefatto della tela. L’armonizzazione delle tarsie cromatiche conserva sempre, come in filigrana, il senso di un paesaggio filtrato attraverso l’”occhio dell’emozione”.

Nell’opera di Nilo Cabai si equilibrano in esiti di intensa musicalità natura, cose, situazioni e memorie inserite nei suoi numerosi cicli ispirativi.

La sua ricerca vive su due tensioni convergenti: da una parte uno slancio all’affinamento tecnico e culturale, dall’altra la valorizzazione della libertà espressiva e della sua vocazione istintiva al colore.

Dalla metà degli anni ‘50 in poi è presente in sempre più numerose occasioni espositive in Italia e all’estero (Austria, Svizzera, Francia, Australia, Canada), dove raccoglie l’attenzione della critica e il consenso di un largo pubblico.

 

di Giampaolo Zorzo