Editoriale di ottobre

BABY GANG

Poveri ragazzi…
Non vogliamo fare retorica come chi parla di “ai miei tempi….”, ma solo fare una serie di riflessioni.
Ci siamo sforzati mille volte cercando di trovare una spiegazione plausibile, ma francamente non ci siamo riusciti. Cosa spinge dei ragazzi a insultarsi attraverso i social e sfidarsi pubblicamente in un tranquillo sabato pomeriggio in pieno centro a Treviso? Non lo capiremo mai e ci piacerebbe se qualcuno di questi contendenti ci potesse illuminare.
Baby gang nelle piazze, bulli sui bus: a Treviso preoccupa il fenomeno che sta dilagando e che vede coinvolti ragazzi minorenni e non. La gente che per errore si è trovata in mezzo a queste inspiegabili risse parla di impressionanti masse di ragazzini dai 13 ai 18 anni, che hanno invaso la città. Un fenomeno preoccupante che ha visto impegnati decine di agenti di polizia locale, che non riescono ad arginare questi strani eventi. Inutile parlare di “povertà di valori e di morale”, inutile continuare a dire che la colpa è delle famiglie che non vigilano e che non
usano il pugno di ferro verso questi ragazzi maleducati, incivili senza rispetto per cose e persone.
Il brutto è che poi quando vengono individuati e denunciati, se la famiglia si affida un bravo avvocato la cosa è destinata a sgonfiarsi come una bolla di sapone, “Sono goliardie di ragazzi ma sono tutti bravi, educati e gentili”, dicono le famiglie coinvolte e questo atteggiamento legittima i loro figli a ripetere le gesta atletiche.
Se poi i fermati sono anche minorenni allora i Giudici (i quali magari spesso hanno figli della stessa età), già oberati di lavoro, non possono far altro che convocare i genitori, fare una “predica”, rispedire a casa questi giovani e sperare che la “lezione” sia stata utile.

MANIFESTAZIONI NO GREEN PASS
Altro fenomeno di aggregazione sono le manifestazioni “No Green Pass”. Quando si svolgevano in piazza dei Signori, dicono, i numeri di partecipanti erano alti poi, Prefettura e Questura, per consentire alle attività commerciali di lavorare serenamente, hanno trasferito i manifestanti sulle mura e a quel punto il numero si è improvvisamente sgonfiato. Alla fine sporge spontanea una domanda: Una passeggiata sulle mura non piace mentre una “vasca” in centro ha maggiore appeal?.  Boh rimane un mistero!!!

Giampaolo Zorzo